Pubblicato da: Patrizia Barzaghi | 16 novembre 2009

Musica sefardita – Porque lloras blanca niña?

Porque lloras blanca niña” è un brano tratto dalla tradizione Sefardita e incluso nel repertorio del Cerchio delle Fate, sia in versione solo strumentale, che cantata.

Chi sono i sefarditi?
Il loro nome deriva da Sefarad, un termine ebraico usato nel Medioevo per indicare la Spagna: i Sefarditi quindi sono gli ebrei spagnoli.

In Spagna esistono comunità ebraiche da epoche remote. Durante il medioevo gli ebrei iberici convivevano con i cristiani e con gli arabi musulmani, e la contaminazione artistica e culturale era ampia:  è noto, per esempio,  che musicisti ebrei collaborarono alla realizzazione di importanti progetti musicali, come le Cantigas de Santa María del re Alfonso X di Castiglia (1252-1284).

Come in altri paesi d’Europa – in cui la musica ebraica e quella cristiana si influenzavano vicendevolmente – anche nella Penisola iberica si verificarono fenomeni d’assimilazione. Altre contaminazioni si verificheranno, più avanti nei secoli, tra alcune linee musicali dei canti sefarditi eseguiti nelle sinagoghe e alcune forme originarie del flamenco – dovuti all’infiltrazione in Spagna di gruppi gitani.

Dal 1492 gli ebrei furono però espulsi  dalla penisola iberica (decreto dell’Alhambra) ed emigrarono in altri paesi portando con loro una musica dalla sonorità di chiara origine ispanica, arricchita di elementi arabo-andalusi che divenne caratteristica inconfondibile della loro provenienza.

La migrazione degli ebrei sefarditi dopo il 1492 – mappa disegnata da H. Bainart

Nella struttura melodica della musica sefardita sono presenti tracce arcaiche: si conservano cadenze e forme in uso nella musica dei menestrelli dell’occidente medievale. Col passare del tempo elementi musicali di tradizioni estranee a quella spagnola hanno influenzato buona parte del repertorio sefardita : scale, modi, ornamenti, microtonalità, improvvisazioni guidate e stile interpretativo delle tradizioni del mediterraneo (Turchia, Egitto) e dei balcani (Yugoslavia, Bulgaria, Grecia).

La musica sefardita ci è giunta attraverso la tradizione orale (le prime trascrizioni musicali sono state realizzate soltanto nei primi anni del 1900); era compito delle donne scandire la vita all’interno delle comunità, anche con il loro canto: cantavano storie, e si accompagnavano col pandero (tamburello), unico strumento da loro utilizzato per battere il ritmo.

Dal momento della diaspora (la dispersione seguita alla distruzione di Gerusalemme ad opera dei Romani nel 70 d.C.), fino al 1948, (quando fu fondato lo stato di Israele), non è esistita una nazione del popolo ebraico, ma una moltitudine di comunità, disperse in almeno quattro continenti, a volte molto distanti tra loro e spesso immerse in un ambiente ostile.

Di conseguenza non esiste uno stile nazionale unitario per la musica di quel popolo: gli ebrei hanno sempre assorbito ampiamente le tradizioni musicali dei paesi ‘ospiti’, come è accaduto in Spagna.

DOVE POSSIAMO ASCOLTARE LA MUSICA SEFARDITA?

La musica della tradizione sefardita è spesso inclusa nei repertori di musica antica non solo ebraica: per esempio nel repertorio dell’ensemble Hesperion XX diretto da Jordi Savall. Anche nel repertorio di Moni Ovadia e di  Klezroym si possono ascoltare brani di musica sefardita.

La canzone sefardita intitolata “Porque lloras blanca niña”, conosciuta anche come “La partida del esposo” è una ballata in forma di dialogo tra un cavaliere e una fanciulla, la sua giovane sposa, che piange perché dovrà rimanere sola molto a lungo: il suo sposo sta partendo per andare in guerra…

 

Ecco il testo in Ladino (lingua giudeo-spagnola)

¿Porque lloras blanca niña, porque lloras blanca flor?
lloro por vos caballero que vos vas y me dejas.
 
Me dejas niña y muchacha chica y de poca edad;
tengo niños chiquiticos lloran y demandan pan.
 
Si demandan a su padre que repuesta les vo a dar?
metio la mano en el pecho, sien dovlones le fue a dar.
 
Esto para que m’abasta para vino o para pan?
Si esto no vos abasta, ya tienes d’onde tomar:
 
Venderas viñas y campos, media patre de la sivdad.
venderas viñas y campos, de la patre de la mar.
 
Vos asperares a los siete, si no, a los ochos vos cazas,
tomares un mancevico que paresca tal y cual
que se vista las mis ropas sin sudar y sin manchar.
 
E  la traduzione in italiano:
 
Perché piangi bianca fanciulla, perché piangi candido fiore?
Piango per voi, Cavaliere, che state per lasciarmi.
 
Mi lasciate, giovane ragazza di pochi anni;
ho i bambini piccoli che piangono e chiedono del pane.
 
Se domandano del loro padre che risposta devo dare?
Il Cavaliere si mise una mano sul petto, e le diede cento dobloni.Questo per cosa mi basta, per il vino o per il pane?
Se questo non vi basta, tu hai dove trovarne di più:venderai le vigne e i campi, mezza parte della città.
venderai le vigne e i campi, dalla parte del mare.

Mi aspetterai sette anni, se non torno, all’ottavo anno potrai sposarti,
prenderai un giovane  simile a me

che si vesta coi miei abiti senza sudare e senza macchiare.

 

Per approfondimenti :

https://evoeh.es/es/musica-sefardi/

http://www.lynngumert.com/sephardic-music.html

 

 

 

 

 

Risposte

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    • Thanks Juan,
      we hope it’s useful even if it’s written only in Italian!
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      Where are you from?
      Best regards to you and your family.


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